"Le spose dei due laghi" definito da una lettrice "romanzo emozionale", è veramente femminile: il punto di partenza nell'ossevare e giudicare sta nella sensibilità delle figure femminili, giovani e anziani o addirittura bambine (la piccola Bianca in particolare), descritte attentamente, "spiegate" e amate. I personaggi maschili risultano insostituibili in quanto attiravano la sensibilità femminile, che poi matura nella pienezza della maternità e della vita familiare. Nel capitolo 7, quello della "grande guerra", l'intreccio dei sentimenti nell'ambito di una famiglia tocca il punto più commovente.
Il romazo è femminile no femminista. Lo stesso termine "SPOSE" nel titolo avverte che non si tratta soltanto di ambientazione storico-geografico. Il ritmo della narrazione, sempre pacato e talvolta lento, si addice al linguaggio quotidiano di un mondo femminile rassegnato al destino.
(Busto Arsizio, 2 gennaio 2009 Maria Grampa)
Qua sotto trovate l'originale. (Clickare sull'immagine per ingrandire)
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